A cosa servono i conservanti nei cosmetici?
E perché non usiamo più i parabeni?
Una volta una collega mi chiese perché l’azienda con cui collaboro non producesse cosmetici senza conservanti.
Anzi, in realtà la frase precisa (detta in tono anche un po’ aggressivo) fu:
” Hanno conservanti? Perché se li hanno non perda nemmeno tempo a spiegarmeli”
Mancava solo che mi minacciasse con il coltello ed ero a posto…
Io, invece, quel tempo ce lo persi e l’estetista diventò una affezionata cliente.
Spiegheremo quindi brevemente a cosa servono i conservanti in cosmetica.
In realtà, ce lo dice la parola stessa: a CONSERVARE la nostra crema o il nostro detergente.
In fase di produzione, i cosmetici potrebbero essere contaminati da microorganismi.
Lo scopo di un conservante non è per esempio, come quello di un disinfettante (mi taglio e mi disinfetto subito, per evitare microbi e infezioni) ma quello di conservare in buono stato il cosmetico durante la sua vita, dalla “nascita” e confezionamento, fino a tutto il periodo indicato dopo l’apertura (il numero che si legge nel simbolino del barattolo aperto, che sembra un po’ quello degli spinaci di braccio di ferro).
Quindi i conservanti in cosmetica sono indispensabili.
Ovviamente ci sono vari tipi di conservanti, ma ultimamente sentiamo sempre più spesso questa frase: “Non ci devono essere i parabeni”
I poveri parabeni, come l’olio di palma o le musicassette, ormai non li vuole più nessuno.
Perché
I parabeni sono conservanti impiegati da molti anni, estremamente efficaci specialmente per i cosmetici che devono rimanere aperti a lungo.
Qualche anno fa, studi di laboratorio hanno dimostrato una blanda attività estrogenica, ovvero simile agli ormoni femminili e, per questo motivo, furono accusati di essere pericolosi per la salute.
Non solo, da più parti sono considerati irritanti per la cute e inquinanti per l’ambiente…
Insomma, questi parabeni sono stati trattati peggio di come Chiellini ha trattato Saka…
Noi non entreremo nel merito della questione.
Ci limiteremo a dire che, in conseguenza di tutto ciò, molti paesi dell’Unione europea ne hanno limitato l’uso e la percentuale (quando non proprio vietati), quindi anche il pubblico ha iniziato a non desiderare più la loro presenza sui prodotti da applicare sulla pelle.
La nuova cosmetica ha prontamente rimediato, inserendo nei formulati conservanti più delicati, ecocertificati e, certamente, più benvoluti dalla clientela.
Liana Sassoli (Responsabile servizi formativi per Eden energia della Natura)